Aumento dei controlli e rispetto della legislazione per fronteggiare il fenomeno

L’illegalità, nel settore degli shopper, è un problema che danneggia il nostro Paese e, considerando gli ultimi dati emersi dal Rapporto Ecomafia 2018 di Legambiente, non sembra attenuarsi.

Durante la presentazione della relazione, è intervenuto il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa che ha evidenziato la necessità di aumentare i controlli per fronteggiare il fenomeno. Del medesimo avviso è Marco Versari, presidente di Assobioplastiche, che ha auspicato il proseguimento delle operazioni da parte delle Forze dell’Ordine per contrastare le attività criminali al fine di tutelare maggiormente l’ambiente, specialmente quello marino, rispettare una legislazione tra le più avanzate in Europa e garantire i posti di lavoro frutto di ingenti investimenti in ricerca e innovazione.

A tal proposito, i dati raccolti dall’Osservatorio di Assobioplastiche sono eloquenti: nel 2017 il Nucleo Speciale Tutela Proprietà Intellettuale della Guardia di Finanza ha condotto numerose azioni di controllo che si sono concretizzate con il sequestro di circa 2 milioni di sacchetti in plastica illegali, 2.380 kg di materia prima per la produzione di detti beni e con la comminazione di sanzioni amministrative pari a 3 milioni di euro.

Cifre ulteriormente incrementate dalle operazioni del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, con esiti allarmanti, tra cui 269 sequestri di materiale non a norma e sanzioni amministrative pari a circa 2 milioni di euro, cui si aggiunge l’attività da parte dei Comandi delle Polizie Locali. Da Napoli, a Milano, passando per Torino, non mancano infatti, a livello comunale, i casi di importanti sequestri e pesanti sanzioni pecuniarie atte a placare un giro d’affari illeciti che non sembra arrestarsi.

Per maggiori informazioni leggi il Rapporto Ecomafie 2018,  le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia: http://noecomafia.it/