Nonostante il “Lungomare Plastic Free” indetto dal Comune, non si placa il racket dei sacchetti contraffatti
15 nuovi controlli con 7 attività commerciali verbalizzate e sanzionate ai sensi dell’Ordinanza Sindacale 371 “Lungomare Plastic Free – Disposizioni per contrastare l’aumento di rifiuti in plastica nel mare”. È accaduto a Napoli, in seguito alle operazioni condotte dalla Polizia Locale al fine di contrastare la commercializzazione di prodotti in plastica.
I controlli hanno coinvolto i quartieri di Posillipo, Bagnoli, via Marina e via A. Vespucci e, in particolar modo, alcuni esercizi commerciali dediti alla venditi di prodotti alimentari. A tali operazioni si sono aggiunte quelle effettuate dagli Agenti dell’Unità Operativa Tutela Ambientale che, intervenendo presso un supermercato nel quartiere Arenaccia, hanno sequestrato 2500 shopper illegali comminando una sanzione amministrativa pari a 5000 euro.
Il racket dei sacchetti contraffatti e spacciati per shopper biodegradabili e compostabili alimenta un giro illecito d’affari pari a 400 milioni di euro all’anno.
Ma quali caratteristiche deve avere un sacchetto conforme alla legge?
Deve riportare:
- la scritta “Biodegradabile e compostabile“
- la citazione dello standard europeo UNI EN13432
- il marchio di un ente certificatore